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Curare le proprie piante non è un compito semplice da svolgere: per gestirle al meglio, è importante scegliere attrezzi che ti aiutino a distribuire con facilità i diversi trattamenti alle piante, sia per nutrirle sia per proteggerle dagli attacchi di insetti e parassiti.
Un aiuto molto valido è l’atomizzatore a scoppio: un attrezzo che consente di nebulizzare diverse tipologie di liquido sulle piante in modo semplice, veloce e uniforme. L’atomizzatore a scoppio permette di atomizzare il trattamento liquido su una superficie molto estesa, unendo la potenza del soffiatore a motore a quella della pompa elettrica.
L’atomizzatore a scoppio è formato da un motore a scoppio, che genera un flusso d’aria, collegato a un serbatoio, che contiene il trattamento liquido, il quale verrà spruzzato, grazie al flusso d’aria generato dal motore, tramite il tubo.
Un atomizzatore può avere varie potenze di motore, capienze di serbatoio e un peso variabile. Perciò, ci sono due considerazioni da fare per capire qual è il modello giusto per le tue esigenze:
L’irroratore permette di svolgere operazioni di irrorazione e sanificazione di piccole superfici: gli irroratori sono pratici e leggeri, nebulizzano il trattamento liquido come gli atomizzatori, ma sono adatti solo ai trattamenti a basso volume. L’irroratore è costituito da una pompa che manda il liquido in pressione per poi spruzzarlo tramite un augello.
La principale differenza tra un atomizzatore e un irroratore è la modalità di nebulizzazione della soluzione liquida e di come viene distribuita sulle superfici: l’atomizzatore riesce a coprire una superfice molto più vasta rispetto all’irroratore, inoltre nebulizza il trattamento liquido in modo molto più fine e uniforme sulle piante.
La caratteristica principale che differenzia l’atomizzatore e l’irroratore è proprio la grandezza delle particelle erogate: un atomizzatore produce gocce che vanno dai 65 agli 85 micron, mentre un irroratore eroga particelle che vanno dai 15 ai 60 micron. La dimensione delle goccioline influenza molto il lavoro effettuato: le gocce grandi evaporano più lentamente rispetto a quelle più piccole, questo ne influenza il tempo di permanenza sulle superfici trattate. Infine, un’altra importante differenza tra i due attrezzi è il prezzo. L’irroratore ha sicuramente un costo inferiore rispetto all’atomizzatore, ma è anche meno versatile e pratico rispetto a quest’ultimo.
L’atomizzatore a scoppio è un grande aiuto quando si devono trattare e curare grandi piantagioni o piccoli orti, poiché ti permetterà di proteggere le tue piante in poco tempo e con molta precisione. Ora che hai scoperto le varie caratteristiche e vantaggi di questo prodotto, non ti resta che scegliere il modello più adatto a te e alle tue piantine.